Aspetti salienti dei flussi di finanziamento internazionali
La liquidità globale era abbondante nei primi mesi del 2015, specie nelle economie avanzate. In queste economie sono aumentati i finanziamenti internazionali, con una crescita particolarmente vigorosa di quelli denominati in euro forniti da banche e mercati dei capitali. Al tempo stesso, si sono ravvisati i segnali di un rallentamento del credito ai mercati emergenti, segnatamente Cina e Russia.
A fine marzo 2015 i finanziamenti in dollari USA ai prenditori non finanziari residenti al di fuori degli Stati Uniti ammontavano in totale a $9 600 miliardi e quelli corrispondenti in euro a non residenti nell'area dell'euro a $2 800 miliardi. Le attività transfrontaliere globali delle banche dichiaranti alla BRI hanno continuato a espandersi agli inizi del 2015 e le emissioni di titoli di debito internazionali sono rimaste robuste.
Il vigore dell'attività bancaria e delle emissioni di titoli di debito nelle economie avanzate contrasta tuttavia con il rallentamento del credito internazionale alle economie emergenti. Nel primo trimestre 2015 il credito bancario a queste ultime economie si è contratto di $52 miliardi tenendo conto degli effetti di cambio. I collocamenti netti di titoli di debito da parte di prenditori delle economie avanzate sono ammontati in totale a $247 miliardi nel primo semestre dell'anno, segnando l'incremento più rapido da prima della crisi finanziaria internazionale. Gli emittenti delle economie emergenti, nel contempo, hanno collocato al netto dei rimborsi $137 miliardi, con una decisa flessione nel ritmo delle emissioni rispetto ai tre anni precedenti. Gli indicatori di allerta precoce segnalavano che alcune importanti economie emergenti sono ancora vulnerabili a causa di un eccesso di debito.