I mercati dei cambi
Il generale apprezzamento del dollaro USA, la stabilità dell'euro e una tendenza perlopiù calante dello yen hanno caratterizzato i mercati dei cambi per gran parte del 2005. A partire dagli inizi di dicembre, tuttavia, l'andamento ascendente del dollaro si è invertito. Come negli anni precedenti, tre fattori principali sono stati all'origine dei movimenti dei cambi nel periodo in rassegna: i differenziali di interesse, il disavanzo corrente e le crescenti passività internazionali nette degli Stati Uniti, e la perdurante accumulazione di riserve in Cina, che ha limitato il deprezzamento del dollaro sul renminbi. Contrariamente agli anni passati, tuttavia, in altri paesi asiatici emergenti la crescita delle riserve è stata più lenta. Il cambiamento nella politica valutaria cinese intervenuto nel luglio 2005 è stato oggetto di grande attenzione, ma fino a metà maggio di quest'anno aveva prodotto effetti solo modesti sui mercati dei cambi.
Una sezione del capitolo esamina più in particolare le tendenze e le determinanti del reddito netto degli Stati Uniti e di altri paesi industriali, nonché le eventuali implicazioni per la sostenibilità degli squilibri esterni. Gli Stati Uniti registrano tradizionalmente un saldo positivo del conto dei redditi, nonostante il deteriorarsi della posizione patrimoniale netta sull'estero. Ciò in quanto, da un lato, una quota maggiore delle poste attive consiste di attività a più alto rendimento, come gli investimenti diretti esteri e, dall'altro, gli Stati Uniti percepiscono sui loro investimenti diretti esteri un rendimento maggiore di quanto ricavino i non residenti dagli investimenti diretti negli Stati Uniti. Una semplice analisi di sensitività evidenzia l'importanza di un miglioramento della bilancia commerciale ai fini della sostenibilità della posizione patrimoniale netta sull'estero del paese. Inoltre, un impatto significativo, ancorché una tantum, sul saldo esterno può essere prodotto da effetti di cambio. Quanto alle variazioni dei rendimenti relativi, il loro influsso è rilevante per il reddito netto, ma di importanza secondaria per le attività nette sull'estero.